Importanti aggiornamenti da
Vittorio Bellavite.
Nel seguito, una sua nota sul Sinodo prossimo venturo, un testo sui cristiani in Iraq e due inviti ad altrettanti eventi, previsti per il prossimo
venerdì 26 settembre:
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Non complice. Storia di un obiettore, di Giuseppe Gozzini, sarà presentato a Milano, con illustri interventi.
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Dal Gerusalemme I al Vaticano III. I Concili nella storia tra Vangelo e potere, di Luigi Sandri, sarà presentato alla presenza dell’Autore.
Sinodo e iniziative. Bagnasco confermato
Siamo alla vigilia di un importante Sinodo. Quelli precedenti hanno interessato solo gli addetti ai lavori e, detto sinceramente, sono stati abbastanza inutili.
Ora le cose sono diverse. Lo scontro è visibilissimo tra i Cardinali. Le risposte al questionario diffuso per la consultazione nel novembre scorso, hanno indicato che le modifiche alle posizioni consolidate della Chiesa sono inevitabili e, semmai, troppo tardive. Invierò testi e informazioni.
Per ora unisco l'informazione su due iniziative: la presentazione del libro di Luigi Sandri sulla storia dei Concili a Bergamo il 26 e quella del libro del nostro fratello Giuseppe Gozzini, andato in Paradiso quattro anni fa, sempre il 26 a Milano. Fu il primo obiettore cattolico al servizio militare ed aprì la strada a tutti noi, insieme a don Milani su queste fondamentali questioni.
E poi unisco il punto di vista di We Are Church sulla situazione in Iraq. Vi si dice si dice, tra l'altro, che "la situazione in Iraq e in Medioriente ha le proprie radici in azioni e interventi di diverso tipo e per molti anni da parte del "cristiano" Occidente".
E ieri Bagnasco è stato confermato dal papa fino al marzo 2017, quando entrerà in vigore il nuovo statuto della CEI. Speravamo in un ricambio immediato. Una modifica della linea generale della CEI è urgente. C'è ancora troppo ruinismo.
Shalom Vittorio Bellavite
Coordinatore di Noi Siamo Chiesa
We Are Church sulla situazione dei cristiani in Iraq
Quanto sta succedendo recentemente in Iraq nei confronti delle nostre sorelle e dei nostri fratelli cristiani e del popolo degli Yazidi è terribile ed è causa di grande sofferenza ed indignazione per tutta la comunità cristiana e per ogni uomo di buona volontà.
La descrizione della situazione è contenuta nella Dichiarazione del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso del 12 agosto.
Ancora una volta, come spesso nella storia, la violenza e i massacri sono realizzati nel nome di Dio.
Noi pensiamo che ogni leader religioso debba esprimersi ad alta voce ed invitare i leaders politici responsabili ad agire per risolvere la situazione.
In tutto il mondo i cristiani devono pregare e porre in essere azioni concrete di solidarietà ed ogni buon rapporto tra cristiani e mussulmani deve continuare con costanza.
Invitiamo i nostri amici mussulmani, nostri fratelli e sorelle, a prendersi le loro responsabilità e a esprimersi sulla situazione con chiarezza; nello stesso tempo noi cristiani dobbiamo riconoscere che la situazione in Iraq e nel Medioriente ha le proprie radici in azioni e interventi di diverso tipo e per molti anni da parte del cristiano Occidente.
Noi preghiamo insistentemente Dio affinché i popoli di ogni religione, ma soprattutto quelli del Libro, si impegnino a fondo e urgentemente per la pace, il dialogo, i diritti umani e per un mondo fondato su principi etici.
Roma, 14 settembre 2014
International Movement We Are Church (IMWAC)
Materiali da scaricare
- Presentazione di
Non complice. Storia di un obiettore, di Giuseppe Gozzini, a Milano.
- Presentazione di
Dal Gerusalemme I al Vaticano III. I Concili nella storia tra Vangelo e potere, di Luigi Sandri, a Bergamo.